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De Laurentiis positivo, panico tra i presidenti di A. La procura Figc valuta se aprire un fascicolo

Venerdì 11 settembre 2020
Aurelio De Laurentiis positivo e la Lega di A piomba nel caos. Il panico si è scatenato nella tarda serata di mercoledì quando una nota della Lega informava tutti i presenti che il patron del Napoli, che lo aveva comunicato prima al numero uno Paolo Dal Pino, era risultato positivo al tampone. Delirio. Telefoni roventi per ricostruire tutti i movimenti e smentire ogni contatto con De Laurentiis. Giorno horribilis per De Laurentiis si è ritrovato contro i malumori di tutti. Anche per colpa di un microfono che i presidenti si sono passati durane i vari interventi. E che De Laurentiis avrebbe stretto almeno tre volte. In totale sono circa una settantina le persone ad aver avuto contati con lui. «Era a 30 metri da me» ha subito detto il laziale Lotito che comunque ha annullato la presentazione della Lazio femminile e oggi farà il tampone. Stesso discorso per il ceo della Roma Fienga (con cui però avrebbe parlato a lungo). Ieri è stato costretto all'isolamento fiduciario rimandando il confronto con Dzeko e il primo incontro con il neo presidente Friedkin sbarcato ieri nella Capitale. Il club giallorosso è furibondo perché in occasione della sfida di campionato contro il Napoli del 5 luglio De Laurentiis aveva accusato la Roma di non aver rispettato i protocolli. Esito negativo al tampone per Andrea Chiavelli, l'ad azzurro e per l'avvocato Mattia Grassani entrambi presenti in Assemblea.

Tutti fingono tranquillità ma la preoccupazione è tanta tra i presidenti che da sempre si sono mostrati infastiditi dalle norme stringenti del governo. Tanto che all'interno dell'hotel Hilton di Milano, dove i 20 presidenti di A si erano riuniti per cambiare le sorti del loro giocattolo, le mascherine erano più in tasca che sul volto. Lo stesso De Laurentiis non la indossava nemmeno all'ingresso. Ironia del destino era stato proprio il Covid, e la conseguente pausa del campionato, a spingerli a fare un passo verso il futuro: vendere il 10% della Lega per rastrellare soldi utili a non affondare nella crisi. Eppure qualche sintomo che poteva essere riconducibile al virus Aurelio lo aveva già manifestato. Una indisposizione che però aveva attribuito ad una indigestione da ostriche. Piatto principale del menù di una cena fatta qualche giorno prima a Villa Camelia a Capri dove è in vacanza. Forte anche di un tampone fatto tra domenica e lunedì e risultato negativo. Mercoledì mattina ne aveva fatto un altro. Talmente tranquillo di aver ospitato, al rientro a Napoli, sul suo volo privato il presidente del Benevento, Vigorito che ora è in isolamento a Posillipo.

OGGI IL TAMPONE
Oggi si sottoporrà al tampone. Positiva anche la moglie Jaqueline. Ieri nel tardo pomeriggio, sotto consiglio dei suoi medici di fiducia, De Laurentiis e sua moglie sono stati trasferiti in ambulanza a Roma, nella casa in via XXIV Maggio dove sono arrivati intorno alle 20,45 e dove osserveranno la quarantena sotto stretta osservazione del Policlinico Gemelli e la guida del professore Luca Richeldi. Abortita l'idea iniziale del ricovero. De Laurentiis avrebbe dovuto fare tutta la trafila con conseguente ricovero al Covid Hospital vista l'assenza di un reparto solventi. Il Napoli assicurano che tutti i protocolli sono stati rispettati. Anche se "in casa" un positivo c'era già: un dirigente risultato affetto da Covid a metà della scorsa settimana. L'ultimo contatto con la squadra risale a venerdì scorso. Ieri tutto il gruppo si è sottoposto alla serie di tamponi prevista dal protocollo, i risultati arriveranno oggi. Confermate per ora le amichevoli contro Pescara (oggi alle 18 al San Paolo) e Sporting Lisbona (domenica sera in Portogallo). La procura della Figc vuole vederci chiaro e sta pensando di aprire un fasciolo a suo carico. Nei prossimi gioni saranno acquisiti i documenti per capire se i protocolli siano stati davvero rispettati.
di Emiliano Bernardini
Fonte: Il Messaggero
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